Lari Pittman

Lari Pittman

3/10/2000 - 18/11/2000

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Lari Pittman, Untitled, 2000.

LARI PITTMAN

E’ l’universo caotico, stratificato di culture e linguaggi diversi, colmo di contraddizioni della società americana e in particolare di Los Angeles, città diventata ormai simbolo della postmodernità globale di fine millennio, l’humus dal quale traggono origine le opere di Lari Pittman.

La prima impressione è di quadri che esprimono gioia, che incantano per il gioco di colori e seducono con una straordinaria tecnica pittorica. Ma più li si guarda, più affiorano anche le inquietudini e le incertezze di questo iperdecorativismo che esprime anche i malesseri e le crisi di un’intera società. Nel mondo complesso di questi quadri convivono esperienze contrapposte ugualmente intense, a nessun segno è permessa autonomia e coerenza ma tutto fa parte di un gioco a comporre e ibridare quelli che normalmente vengono considerati opposti: silhouettes di visi maschili in primo piano convivono con  squarci architettonici, alcuni soggetti ritornano costantemente sono lampadine elettriche o telefoni cellulari, spesso sovradimensionati e si mescolano ad elementi puramente decorativi come vasi decorati o forme che ricordano gli intagli dei gioielli, il tutto immerso in un’orgia di colori e una varietà di materiali.

Negli ultimi anni l’opera di Lari Pittman è stata al centro di  una serie di mostre dedicategli da alcune tra le più importanti istituzioni museali pubbliche sia americane che europee come il Los Angeles County Museum of Arts, l’Institute of Contemporary Art di Londra e il Centre d’Art  Contemporain di Ginevra che hanno contribuito a confemarlo come uno dei più significativi pittori contemporanei.

 

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